domenica 17 maggio 2009

Alfred Döblin - Viaggio in Polonia

Bollati Boringhieri, 1994

pag.28

Cinema, Ossi Oswalda. Una fortuna, non capire niente del testo; qui tutti bisbigliano, non appena compaiono le didascalie; un mormorio, un sibilo va per la sala. Questa musica ti rende felice; soltanto un pianoforte, due violini e una viola; tutti brani noti, anche tedeschi, ma in che modo eseguiti! (...) E qui. Il film narrava... non so cosa. Io guardavo solo di tanto in tanto. La musica dei violini mi entrava nel sangue in modo celestiale. Ogni volta che guardavo, Oswalda ne aveva sedotto un altro; aveva rovinato l'amante, l'aveva spinto a spararsi un colpo; con quest'altro... invece fa la santa. Semplici fatti d'amore, le «trame» sono del tutto irrilevanti, si rivedono sempre le stesse situazioni. Questa è la dolce vita.
E che bei giovanotti, che belle ragazze siedono vicino a me, si lasciano incantare dal film, ascoltano invogliati, bramosi di imitazione.