giovedì 17 gennaio 2008

impossibile spegnerlo?

Ieri sera, al cinema a vedere Cous cous. Sala piena, con gente lasciata fuori, una bella sensazione purtroppo rara oggidì, preannunciata dall'incontro col pubblico della proiezione precedente che defluiva sorridente sotto i portici. Sala piena vuol dire anche avere vicino persone che non vedono necessariamente la sala come luogo sacro e il periodo della proiezione come spettacolo cui assistere in silenzio; persone cioè che vedono un film in sala come lo vedrebbero in casa col dvd.
Più volte quindi durante la proiezione l'occhio viene distratto dallo schermo dal comparire di luci quadrate bianche o gialle provenienti dalla platea; un istante dopo anche il pensiero viene distratto dal desiderio di commettere violenza almeno verbale nei confronti dei proprietari di quegli schermini digitali. Così si può perdere una battuta del film, anzi anche più di una se lo schermino giallo si accende per quattro volte alla persona di fianco a te, che si prende pure l'agio di scrivere messaggi di risposta a quelli ricevuti, nonostante l'evidente fastidio manifestato dal sottoscritto.
Sono sempre stato convinto che il telefono cellulare è una di quelle tecnologie che ci faranno diventare più stupidi, ieri sera è stata l'ennesima riprova che il cellulare ci farà diventare anche più deboli, dipendenti e insicuri, perché se non siamo capaci di spegnerlo neanche per quelle due ore in cui vediamo un film, in cui sappiamo che lasciandolo acceso rompiamo i coglioni a tutti gli altri, vuol proprio dire che il bisogno di sentirsi pensati fa totalmente dimenticare i confini della maleducazione, anche a persone che probabilmente questi confini li conoscono molto bene. Sono moralista, lo so, e forse anche snob e retrogrado, mais je m'en fous!

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