giovedì 7 febbraio 2008

A crude awakening - The oil crash

Il petrolio ha indubbiamente determinato l'avvio della modernità. La disponibilità di una fonte di energia così facile da estrarre e quindi così economica ha dato l'impulso alla mobilità delle persone e delle merci, e la sua duttilità ha permesso la realizzazione di tanti nuovi prodotti, utili e anche inutili.
Purtroppo però l'umanità è da decenni diventata schiava di questa preziosa sostanza, e ciò comporta conseguenze devastanti dal punto di vista economico, politico, ecologico.
Purtroppo questa sostanza si può rigenerare solo nell'arco di migliaia se non milioni di anni, i giacimenti presenti si stanno rapidamente estinguendo, anche se nessuno ce lo vuole dire, e nonostante le incessanti ricerche non si trovano nuovi giacimenti di grandezza tale da garantirci qualche decennio in più di autosufficienza energetica.
Purtroppo le multinazionali del petrolio hanno accumulato un potere superiore addirittura a quello di stati sovrani e pur di conservare ed incrementare il proprio profitto non esitano a compiere azioni fuorilegge o ad affossare iniziative che permetterebbero al pianeta ed ai suoi abitanti un futuro più tranquillo (come ci viene spiegato da un altro bel documentario, Who killed the electric car?).
Purtroppo lo Stato più potente del mondo è anche quello più dipendente del petrolio, consumandone il 25% del totale e avendo solo il 2% delle riserve; questo Stato non vuole minimamente alzare i prezzi della benzina per i suoi privilegiati cittadini allo scopo di tagliarne il consumo, e per continuare ad accaparrarsi questo bene prezioso non esita a scatenare guerre nei paesi in cui si trovano oggi i giacimenti, coinvolgendo anche altri paesi in questa scellerata missione.
Purtroppo questo film bello, istruttivo e ben documentato non è stato comprato da nessun distributore in Italia, perché anche da noi sono veramente minimi gli sforzi per modificare le nostre abitudini autodistruttive.

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