sabato 13 dicembre 2008

MR.UNTOUCHABLE (Marc Levin, 2007)

Un altro pezzo della ricchissima storia criminale degli Stati Uniti, argomento che da sempre è di cassetta per la produzione di racconti, romanzi, fumetti e film. Si tratta perlopiù, come in questo caso, di aspettare quella ventina d'anni affinché alcuni dei protagonisti possano uscire di carcere e raccontare in prima persona la loro storia, ovvero la costituzione, l'ascesa e la caduta di un gruppo di trafficanti di droga nella New York degli anni '70 e '80'. Un gruppo di uomini di colore - il primo importante gruppo di trafficanti di colore - che, capeggiato da Leroy "Nicky" Barnes (il Mr. Untouchable del titolo) divenne talmente potente da essere rispettato anche dalla mafia italo-americana.
Oltre che molto raccontato nella fiction, anche nello specifico del documentario la biografia dei criminali sta diventando una sorta di sottogenere, dato che esistono altri film (penso ad esempio a Cocaine cowboys) che molto recentemente hanno trattato lo stesso argomento.
Per questo motivo, non si può dire che Mr.Untouchable sia un film molto originale; i suoi pregi vanno perciò ricercati altrove, in particolare nella costruzione molto sciolta, che alterna con bel ritmo le immagini d'epoca con le testimonianze odierne, e nella colonna sonora ottimamente scelta tra la vasta produzione di black music degli anni '70. Del resto, per un documentario è ormai un sinonimo di qualità vedere la presenza tra i produttori di Alex Gibney (Enron, Taxi to the dark side, No end in sight sono alcuni dei film che ha diretto o prodotto).

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