Meridiano Zero, 2004
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Senta, il personale è pronto?
Il personale. Sono in due. Uno alla proiezione e uno al controllo in sala. Non li ha visti? Sono quelli che stanno imbiancando. Uno, l'operatore, è appena tornato dalla guerra, era in marina e gli hanno affondato il sommergibile, così che ogni tanto gli viene da fare degli urli, e l'altro è il cavalier Bisigato, non lo ha mai sentito? eh dài, il boxeur, il campione regionale dei massimi di prima della guerra...
Ah, quello là grosso.
Sa, questo è un cinema popolare, ogni tanto succede qualche baruffa, allora ci vuole uno coi muscoli, che con una sberla metta a posto tutti. Una volta ha mandato fuori con un spintone anche un militare tedesco ubriacato che disturbava il film con la Jean Harlow.
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Specie di sera il Casalini era sempre pieno. Di lunedì qualche volta lo affittavo a una società corale, oppure al complesso dei Ruzantini, o a un incontro di boxe, dove prima di incominciare montava sul ring per l'applauso anche il pugile a riposo cavalier Bisigato, che era sempre il custode fedele del locale. Per la prossima stagione avevo in mente di fare dei bei film, che già avevo prenotato La corona di ferro, Ventiquattro ore di guerra in URSS, Le avventure del barone di Münchhausen e il capolavoro dei Bambini ci guardano. Purtroppo il Roma città aperta me lo aveva già fregato per la prima visione il cinema Garibaldi. In più avevo affittato almeno venti film west, compreso il capolavoro dei capolavori Ombre rosse, che per l'occasione aumentavo anche il prezzo dei biglietti.
Anche il cinema-teatro Concordi, che eravamo in tre soci, andava bene. Ma là si presentava roba leggerina, specie commedie di amore, tanto la gente aspettava che terminasse il film e tutti si precipitavano nelle prime file per vedere il varietà, che di solito le compagnie le scritturava Nonantola conoscendo gli impresari di Milano e intendendosi di quel genere.
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