domenica 3 giugno 2007

Il vento fa il suo giro


di Giorgio Diritti

Italia, 2006

Rating: 864/1000


Questo film di Giorgio Diritti è una vera perla nascosta nel cinema italiano di quest'anno. Si tratta di un film sincero, appassionato, realizzato con un'idea di regia ben chiara e con una commistione tra fiction e documentarismo ben equilibrata; tutte doti molto difficili da trovare in un film, non solo italiano.

La storia è ambientata a Chersogno, un borgo dell'alta Val Maira, nel cuneese, in una di quelle comunità montane ormai spopolate in cui si parla ancora la lingua occitana, antico trait-d'union tra l'italiano e il francese. In questa piccola comunità si stabilisce con la sua famiglia un pastore francese, e questo evento determinerà un forte e imprevedibile impatto sulla vita tranquilla e monotona del borgo. Non è quindi niente di più che uno degli archetipi della narrazione (l'ingresso di un estraneo entro un gruppo precostituito), ma l'originalità dell'ambientazione e la coerenza con cui gli eventi narrati aderiscono alle caratteristiche di queste comunità così sparute e isolate sono rimarchevoli.

Vedendo il film non ho potuto fare a meno di paragonare i comportamenti degli abitanti di Chersogno (di cui giustamente il regista ci mostra senza risparmio i volti antichi e per questo bellissimi) con quelli dei paesi dell'alto appennino reggiano che ho conosciuto bene (vedi anche la mia ricordanza a Joe Sentieri). Le somiglianze sono evidenti: un'economia ormai inconsistente, le attività agricole e l'allevamento quasi del tutto abbandonati, l'isolamento che crea una diffusa grettezza e diffidenza verso gli estranei e soprattutto un fotissimo controllo sociale, che può risultare in manifestazioni di grande solidarietà così come in una ostilità dichiarata e cattiva.

Un grande plauso quindi al regista, agli abitanti della Val Maira che hanno accettato di recitare da protagonisti in un film non certamente accomodante e alla produzione delle bolognesi Arancia Film e Imago Orbis. Vergogna invece alle case di distribuzione italiane, in particolare quelle d'essai che, pur dichiarandosi indipendenti, non hanno evidentemente più il coraggio di investire in film nei quali non ci sia almeno uno dei soliti nomi noti. Questo nonostante IL VENTO E IL SUO GIRO abbia fatto incetta di premi e riconoscimenti in molti festival italiani ed europei.

sito web: www.ilventofailsuogiro.com

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